Avere dei denti bianchi migliori l’estetica del sorriso, ma incida sull’autostima di una persona. Per questo spesso ci chiedono informazioni sullo sbiancamento denti con il laser, una tecnica per dare nuova lucentezza allo smalto.
Sorridere senza provare imbarazzo per i denti gialli può aumentare la fiducia in se stessi e migliorare i rapporti relazionali. Lo sbiancamento dentale è uno dei trattamenti più richiesti per perfezionare la bellezza del sorriso.
Esistono diverse procedure per far ritornare i denti bianchi, da svolgersi nello studio dentistico o a casa e per ciascuna di esse è previsto l’utilizzo del perossido di idrogeno o del perossido di carbamide in diverse percentuali.
Nel caso del trattamento alla poltrona queste sostanze possono essere attivate tramite luce alogena, LED, laser o metodo termocatalitico per accelerare il processo di sbiancamento dentale. Uno dei metodi più richiesti è lo sbiancamento dei denti con il laser, vediamo in cosa consiste e perché non è sempre consigliabile sceglierlo.
Indice
Cos’è il laser per sbiancare i denti
La procedura dello sbiancamento dentale al laser è molto semplice e consiste nell’applicazione sulla superficie dentale di un gel a base di perossido di idrogeno con una concentrazione al 35% che verrà poi colpito dal fascio laser. L’energia prodotta dal laser attiva il gel che rilascia radicali liberi capaci di ossidare i pigmenti scuri.
In questo modo i denti riacquistano il loro colore naturale, un obiettivo che è sempre al centro delle tue attenzioni. Ecco un esempio di denti prima e dopo lo sbiancamento dentale. La differenza è molto evidente in questo caso.
Cosa fare prima di sbiancare i denti
Prima di ogni sbiancamento denti da VIP con il laser – in generale qualsiasi attività di sbiancamento – sono importanti una visita di controllo per verificare la presenza di eventuali patologie come la carie, e la presenza di vecchie otturazioni che non cambiando colore dopo lo sbiancamento si noterebbero, oltre che una pulizia dei denti professionale da effettuarsi diversi giorni prima per eliminare in modo accurato la placca e il tartaro presenti sui denti.
Quanto dura sbiancamento laser?
Lo sbiancamento dentale con il laser ha una durata che varia dai 12 ai 24 mesi. Poi si potrebbero riscontrare nuovamente la presenza di macchie e ingiallimento dello smalto. Se oltre al problema del colore dei denti scuro il paziente mostrasse la necessità di migliorarne anche la forma, sarà valutabile il ricorso alle faccette dentali.
Quanto costa lo sbiancamento laser
Il prezzo dello sbiancamento dentale, di solito, va da 400 a 800 euro per entrambe le arcate. Per sbiancare un dente non vitale ci troviamo intorno ai 300/600 euro.
Perché è sconsigliato usare il laser
Lo sbiancamento dentale è pericoloso? Il laser ha delle controindicazioni? In realtà non è adatto a tutti. Persone con gravi malattie croniche, donne incinte o in fase di allattamento, pazienti allergici a una delle sostanze contenute nel gel o che hanno denti danneggiati non possono sottoporsi a questo tipo di procedura di sbiancamento denti.
In linea generale questo tipo di trattamento è sconsigliato per tutti perché oltre a un’elevata ipersensibilità post sbiancamento, alcuni studi condotti sulla variazione di temperatura intrapulpare associata a sbiancamento con perossido di idrogeno al 35%, hanno mostrato come l’attivazione Nd:YAG laser provoca il maggior innalzamento di temperatura (4,325°C) e che un incremento di 5,6°C può causare danni irreversibili ad esempio necrosi.
Meglio sbiancamento LED o laser?
Abbiamo visto che ci sono controindicazioni – in casi molto specifici – nello sbiancamento dentale con il laser come la necrosi. Questo rischio non è presente con l’applicazione della luce a led che è da considerarsi la più sicura perché provoca un innalzamento della temperatura di gran lunga inferiore al laser (0,975°C). Quanto dura lo sbiancamento dentale a LED? Un po’ di meno rispetto alla media del laser, dai 6 ai 12 mesi.
Domande sui metodi di sbiancamento dentale
Oltre al trattamento alla poltrona i pazienti possono decidere di eseguire la procedura a casa. Attenzione, lo sbiancamento domiciliare non va confuso con i vari metodi fai da te per sbiancare i denti, ma è da effettuarsi sempre sotto la supervisione del dentista. Lo sbiancamento domiciliare prevede l’uso di mascherine individuali in silicone morbido che il paziente riempie con un gel di perossido di carbammide con una concentrazione al 10%.
Dipende. Di solito uno sbiancamento dura circa un anno, a volte due. Ma il risultato ha una durata che contempla anche l’uso e abuso di liquidi e alimenti macchianti come caffè. tè. Senza dimenticare il fumo di sigaretta.
Le mascherine generalmente vanno indossate durante le ore notturne per circa 6 giorni non consecutivi, in modo da evitare l’insorgere di sensibilità dentali. Questa tecnica viene considerata una delle più conservative perché riduce i possibili effetti collaterali ed è la più stabile nel tempo.
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