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Rimuovere un impianto dentale

Home / Impianti Dentali / Rimuovere un impianto dentale
Rimuovere un impianto dentale

21 Ottobre 2019 //  by Fabio Cozzolino//  44 commenti//  Ultimo aggiornamento: 1 Luglio 2020

Chi ha perso uno o più denti, trova negli impianti dentali una delle soluzioni più efficaci non solo per riacquistare un bel sorriso, ma anche per risolvere diversi problemi legati alla masticazione e alla fonazione che spesso accompagnano la caduta di più elementi dentari, tuttavia capita che per cause diverse si debba rimuovere un impianto dentale e sostituito con uno nuovo.

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Perché rimuovere un impianto dentale

La paura più grande di chi deve sottoporsi a un intervento di implantologia è il rischio di rigetto dell’impianto. In realtà questo è un timore del tutto infondato perché il rigetto di un impianto non esiste, essendo il titanio un materiale biocompatibile, piuttosto nel tempo possono verificarsi una serie di altre problematiche tali da richiederne la rimozione:

Perimplantite

La perimplantite, infezione dovuta agli stessi agenti patogeni che causano la parodontite, è una delle prime cause della perdita di un impianto dentale. Se diagnosticata nelle fasi iniziali è possibile porvi rimedio attraverso accurate sedute di igiene dentale professionale (effettuate ogni tre mesi nei pazienti parodontopatici), mentre nel caso in cui la perimplantite abbia già attaccato l’osso che ospita l’impianto, è necessario un intervento chirurgico.

Quando la forma del riassorbimento osseo lo permette è possibile attraverso un intervento chirurgico rigenerare l’osso attorno all’impianto, o al massimo stabilizzare la perimplantite eliminando la tasca (chirurgia resettiva).

Nei casi più gravi si deve procedere alla rimozione dell’impianto per eliminare l’infezione e nel caso rigenerare l’osso per poter applicare successivamente un nuovo impianto.

Impianto mal posizionato

Nel caso in cui un impianto venga mal posizionato a causa di un errore del dentista è spesso necessario rimuoverlo.

Può capitare infatti che venga collocato troppo vicino a un nervo determinandone la compressione oppure che venga inserito troppo esterno o inclinato rendendo impossibile la protesizzazione o creando un grosso disagio estetico per il paziente.

Rottura dell’impianto

Per quanto i materiali con cui vengono realizzati gli impianti dentali siano molto resistenti e durevoli, può capitare che possa rompersi o piegarsi. In questi casi l’unica soluzione percorribile è la rimozione del vecchio impianto per sostituirlo con uno nuovo.

Oggi con l’innovativa lega di di titanio e zirconia (Roxolid) è possibile inserire impianti di soli 3 millimetri in sicurezza essendo una lega molto più resistente del titanio di tipo IV.

Mancata osteointegrazione

Se l’impianto non si è perfettamente integrato nell’osso è necessario rimuoverlo.

Questo può avvenire per una serie di fattori riconducibili o ad un errore del paziente o più spesso ad un errore dell’operatore.

La perdita dell’impianto nei mesi successivi all’intervento si ha ad esempio se la superficie dell’impianto si è contaminata con fluidi salivari o altro al momento della sua inserzione, se nella preparazione del sito implantare non c’è stata sufficiente irrigazione e si è avuto un surriscaldamento dell’osso, se l’impianto ha subito un carico masticatorio per cui anziché avere un osteointegrazione abbiamo una fibrointegrazione, se il paziente non ha seguito le indicazioni dell’odontoiatra (fumo, antibiotico, igiene orale, etc).

In genere in questo caso la rimozione dell’impianto è abbastanza semplice in quanto si può rimuovere semplicemente svitandolo.

In caso di mobilità dell’impianto questo non è MAI recuperabile e pertanto va sempre rimosso quanto prima.

Richiesta da parte del paziente

Se la maggior parte dei pazienti vive l’applicazione dell’impianto dentale e il recupero di un bel sorriso come una vittoria, una liberazione dall’imbarazzo dovuto alla mancanza di uno più denti, ci sono casi rari in cui è lo stesso impianto a provocare un disagio fisico o psicologico in chi lo porta. In questi casi può capitare che sia lo stesso paziente a richiedere la rimozione dell’impianto. In circostanze come queste, dopo aver verificato che non ci sia una reale complicazione che giustifichi l’estrazione dell’impianto, il dentista dovrebbe provare a guidare il paziente in questa scelta spiegando la procedura e le conseguenze di un’asportazione dell’impianto dentale.

Come rimuovere l’impianto

La rimozione di un impianto dentale è un operazione delicata in quanto si va ad agire anche sull’osso che deve essere ricostruito subito dopo.

Per questo motivo prima di procedere è importante effettuare un’indagine approfondita che permetta di valutare in modo accurato ogni singolo caso e stabilire come e se è necessario eseguire l’estrazione dell’impianto dentale.

L’estrazione di un impianto non è una procedura semplice come estrarre un dente.

Infatti il dente è collegato all’osso da un legamento parodontale. Applicando una forza utilizzando leve e pinze andiamo letteralmente a strappare questo legamento che collega il dente all’osso.

L’impianto invece dopo essere stato avvitato si lega all’osso nei mesi successivi al suo inserimento attraverso un legame di osteointegrazione molto intimo e forte. È stato dimostrato che il legame osso-impianto è più forte rispetto al legame osso-osso. Per intenderci, applicando una forza enorme si fratturerebbe l’osso, ma non si staccherebbe l’impianto dall’osso.

Tutto questo rende l’estrazione dell’impianto molto difficile.

Fortunatamente il progresso e la tecnologia oggi ci permettono di togliere un impianto in modo più veloce e meno distruttivo nei riguardi dell’osso.

Per rimuovere un impianto oggi si possono utilizzare

  1. kit di estrattori specifici prodotti dalla casa implantare. Questi dispositivi si avvitano all’interno di un impianto e permettono di sviluppare grandi forze di svitamento.
  2. kit di estrattori generici per tutti i tipi di impianti. In pratica sono dispositivi in acciaio monouso che letteralmente si avvitano all’interno dell’impianto usando un movimento antiorario e permettono di esercitare forze di svitamento elevatissime pari a 200 Newton. In questo modo si riescono semplicemente a svitare la maggior parte degli impianti.
  3. nei casi più difficili – come gli impianti messi nella mandibola dove l’osso è più duro e compatto o gli impianti mal posizionati che non hanno perso supporto osseo e quindi sono ancorati ad esso per tutta la loro superficie – può essere necessario usare delle frese cave sottilissime. Ma saranno usate solo per i primi millimetri, giusto per ridurre la resistenza allo svitamento e poi provare ad usare nuovamente gli estrattori.
  4. oggi grazie ai manipoli sonici ed alla Piezosurgery è possibile separare l’impianto dall’osso con un minore sacrificio di osso. Infatti queste frese eliminano l’osso vibrando e agiscono in modo selettivo a differenza delle frese cave che agiscono su tutta la circonferenza dell’impianto. In più possono essere molto più sottili rispetto alle frese cave riducendo quindi l’asportazione di osso.
rimozione-impianto-dentale

In ogni caso è importante subito dopo aver estratto l’impianto trattare il sito attraverso manovre di rigenerazione per permettere di mantenere il volume osseo al fine di poter successivamente sostituire l’impianto rimosso con un nuovo impianto.

Sostituzione del vecchio impianto

Prima di sostituire il vecchio impianto dentale con uno nuovo è necessario valutare la quantità di osso a disposizione per garantire il successo dell’intervento. Se l’osso che deve ospitare la vite implantare non è sufficiente, allora si ricorre a manovre di rigenerazione ossea con materiali bio-compatibili.

Info Fabio Cozzolino

Odontoiatra implantologo e parodontologo iscritto all’ordine il 23/06/1997, con N° TO 1968. Autore di articoli su riviste scientifiche, di un Atlante di ortodonzia invisibile con la Dott.ssa Mariniello e lecturer al Master Internazionale di II livello dell’Università degli Studi di Siena.

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    Commenti

    1. Riccardo Esposito

      19 Maggio 2016 alle 09:22

      Ho una domanda relativa allo sport che faccio. Pratico arti marziali e il rischio è chiaro: prendere un colpo in pieno viso. Magari un calcio.

      Non ho impianti am ho sempre avuto un dubbio: è possibile che un colpo possa destabilizzare il lavoro e spingere la persona a rimuovere l’impianto dentale?

      Detto in altre parole, l’impianto è meno stabile rispetto a un dente qualsiasi quando si prendono colpi?

      Rispondi
      • Dr. Fabio Cozzolino

        16 Giugno 2016 alle 15:44

        Il dente rispetto all’impianto è ancorato all’osso in modo differente. Mentre il dente e’ ammortizzato nell osso per la presenza del legamento parodontale (deve immaginare tantissimi tiranti che ancorano il dente all’osso e ne conferiscono una lievissima mobilità fisiologica) l’impianto è saldato letteralmente all’osso attraverso un legame definito osteointegrazione. Per questo motivo il dente colpito da un calcio molto forte rischia la frattura o l’avulsione mentre l’impianto è più resistente ma se il colpo è molto forte si rischia una vera e propria frattura ossea.

        Rispondi
    2. Lina Scarpati

      4 Ottobre 2016 alle 15:13

      Ho una domanda da porLe relativa ad una sintomatologia dolorosa, a seguito di un impianto, la quale coinvolge zona orbitaria, zigomo destro , naso e talvolta la stesa zona dell’impianto. Avendo gia proceduto ad effettuare una tac e riscontradosi una grosa ciste nel seno mascellare, mi chiedevo se l’interazione tra cisti ed impianto non sia una fonte di contaminazione batterica e di conseguente dolore nonché di rimozione?

      Cordiali saluti, ringraziando di una sua risposta.

      Rispondi
    3. Dr. Fabio Cozzolino

      10 Ottobre 2016 alle 14:20

      Bisogna valutare la genesi della cisti. Deve farsi visitare da uno specialista.

      Cordiali Saluti

      Dott. Fabio Cozzolino

      Rispondi
    4. Sandra

      27 Febbraio 2017 alle 20:14

      Salve, ho un impianto da due anni e mezzo. Ma ho avuto una assimetria della guancia sia di tessuto sia di osso. Io studiando il mio caso tutto è successo dal carico della corona definitiva, presumo che ho un stata funzione biomeccanica e l’osso è sottoposto a stress e di conseguenza ho perso osso e tessuto creandomi un disagio estetico. 13mm per 4,2 di dm. Io voglio chiedere la rimozione. Grz

      Rispondi
    5. Fabio Cozzolino

      6 Marzo 2017 alle 17:26

      La rimozione degli impianti è una cosa delicata perché bisogna cercare di salvaguardare tutto l’osso possibile nell’intervento di rimozione. In ogni caso è sempre opportuna una visita da uno specialista.

      Rispondi
    6. Carlo

      3 Aprile 2017 alle 08:01

      Buongiorno, dovrò sottopormi ad un intervento di impianto dentale. Il mio problema è che l’idea che non si possa più togliere mi provoca molta ansia ed ho il timore che una volta impiantato mi provochi attacchi di panico. Mi può gentilmente dare un consiglio? Grazie

      Rispondi
      • Rita

        15 Febbraio 2020 alle 16:36

        Buongiorno sig. Carlo anch’ io soffro di attacchi di panico e anch’ io avevo il suo stesso timore ma a fine lavoro l’ impianto risulta come se avesse la sua radice non si sente assolutamente nessuna differenza. Deve inoltre pensare che si può togliere se ce ne fosse la necessità…… quindi non c’è nessun problema!

        Rispondi
        • Papich

          28 Febbraio 2021 alle 19:14

          Prima lei scrive che è molto ma molto difficile rimuovere impianto e subito dopo che si rimuove facilmente . Qualle delle due? Grazie mille

          Rispondi
          • fabio cozzolino

            3 Marzo 2021 alle 16:05

            Buongiorno, negli ultimi anni l’evoluzione tecnologica ha permesso di fare passi da gigante nella rimozione degli impianti. Oggi i kit di estrazione implantare hanno permesso in molti casi di facilitare moltissimo questo tipo di intervento. Bisogna però valutare il caso specifico con una visita specialistica.

            Rispondi
      • Mia

        4 Agosto 2020 alle 13:33

        Salve signor Carlo anche io soffro del suo stesso problema. Mi piacerebbe sapere come è andato il suo impianto e se ha avuto problemi ad accettarlo .

        Rispondi
    7. Marco , Verona

      6 Ottobre 2017 alle 00:22

      Buongiorno. Sto valutando di fare dell’implantologia IN ZIRCONIO. Mi preoccupa il fatto che il medico (unico nella mia zona) che li applica mi ha spiegato che hanno dimensioni maggiori rispetto a quelli in titanio e mi preoccupa la loro RIMOZIONE. Essendo tutti MONOCOMPONENTE e’ possibile? E’ agevole? Il legamento parodontale una volta rimosso mi dara’ una sensazione molto strana e sgradevole? Sono epilettico. Rischio di piu’ ? Grazie di ogni informazione

      Rispondi
    8. fabio cozzolino

      11 Ottobre 2017 alle 16:04

      Non c’è differenza nella rimozione tra un impianto in zirconia e uno in titanio.

      Rispondi
    9. Daniela

      5 Novembre 2017 alle 21:52

      Salve ho fatto un impianto il 12 ottobre e fino ad oggi ho dolori lancinanti…. è normale?

      Rispondi
      • Dr. Fabio Cozzolino

        22 Novembre 2017 alle 12:56

        Ancora dolore? Per quanto la soglia del dolore sia diversa per ogni persona, parlare di dolori lancinanti giunti ad oltre un mese (ormai) dall’intervento non è comunissimo.

        Rispondi
    10. Giuseppa Mormina

      14 Luglio 2018 alle 09:34

      Salve Il dentista mi ha fatto un estrazione e nello stesso tempo mi ha messo impianto …questo circa 5 mesi fa ..
      Tutto è andato bene fino al momento della scopertura cioè ieri ….il dentista non è riuscito ad avvitare la vite ..quindi forzando è caduto impianto …secondo lei che cosa è successo. ? Il dentista mi dice che si tratta di rigetto ..ma io non ne sono convinta. ..ora lo deve riimpiantare fra qualche mese..

      Rispondi
    11. fabio cozzolino

      17 Luglio 2018 alle 17:46

      Salve Giuseppa,
      io le consiglio di fidarsi del suo medico. Al massimo può chiedere un secondo parere dopo una visita odontoiatrica. Online è difficile anche solo capire cosa le è davvero accaduto.
      La possibilità del rigetto esiste ed è legata anche al tipo di materiali utilizzati.
      Cordiali saluti

      Rispondi
    12. Anna

      3 Gennaio 2019 alle 23:34

      Paura e dubbi dopo tre impianti 16 mesi fa persiste una parastesia a metà labbro inferiore l’impianto centrale è molto interno appoggia sul filetto della lingua può essere la causa? Sarebbe pericoloso rimuoverlo anche perché la protesi non me lo copre e il cibo entra ..cordiali saluti

      Rispondi
      • Fabio Cozzolino

        9 Gennaio 2019 alle 12:31

        Salve signora Anna, può rivolgersi al Prof Federico Biglioli di Milano che si occupa di ricostruzioni micro-chirurgiche dei nervi. Cordiali saluti.

        Rispondi
    13. Francesco

      8 Agosto 2019 alle 08:55

      Salve, dopo 8 anni un impianto si è rotto (vite ed esagono dove avvitava) il medico mi ha detto che è una caso molto raro, come è potuto succedere? Adesso dovrà rimuovere l’impianto osteointegrato fresando l’osso, premettendo che ho 59 anni che problemi posso avere?
      la ricrescita dell’osso avverrà nonostante l’età?

      Rispondi
      • fabio cozzolino

        8 Ottobre 2019 alle 12:40

        Visto che dal suo commento è passato un po’ di tempo le chiedo direttamente se ha risolto e come sta.

        Rispondi
        • Carla

          8 Febbraio 2021 alle 15:53

          Salve,
          ho messo 6 impianti al titanio sull’arcata superiore e dopo quattro mesi ho fatto la scopertura durante la quale il dottore ha rimosso un impianto perché ha detto che non era sicuro.inizialmente infatti aveva delle perplessità per lo spessore dell’osso.
          In questo caso viene rimborsato?

          Rispondi
          • fabio cozzolino

            11 Febbraio 2021 alle 10:42

            Gentile Carla, è una questione che dovrebbe discutere con il suo dentista. Non posso di certo dirle io se sarà rimborsata, purtroppo.
            Immagino che ci fosse un piano di trattamento e che lei sia stata informata correttamente. L’unico suggerimento che posso darle, se così non fosse, è di chiedere sempre di essere informata bene. I pazienti in genere firmano un consenso che si chiama “consenso informato” in cui c’è scritto cosa verrà fatto e quali sono i rischi. Bisogna sempre leggere e parlarne col dottore se qualcosa non è chiaro.

            Rispondi
    14. Giovanna

      26 Novembre 2019 alle 17:49

      Salve, ho un impianto fisso da 7 anni sotto sono rimasti i monconi che hanno fatto da tenuta dell’impianto. Ho sempre nonostante pulizia con spazzolino e vari scovolini di diverse misure un fiato che fa allontanare chiunque, soprattutto al mattino quando mi alzo ho la bocca amara. Da circa 9 mesi mi sono curata un granuloma sono passati attraverso la zona sotto dell’impianto. Da allora la mia alitosi è peggiorata nonostante dicano che il granuloma nn c’è più. È il caso di rimuovere l impianto. Grazie Giovanna

      Rispondi
      • Fabio Cozzolino

        28 Novembre 2019 alle 17:45

        Salve signora Giovanna, dovrebbe quanto prima fare una visita da uno specialista. L’alitosi di certo non è normale, ma potrebbe essere legata ad altre motivazioni. Su questo blog trova numerosi approfondimenti. Se volesse prenotare un appuntamento qui non esiti a telefonare per informazioni sulla disponibilità in agenda. Se non lo sapesse lo studio è ubicato a Napoli.

        Il numero telefonico è 081 2451805.

        Rispondi
    15. isabella calderaro

      3 Dicembre 2019 alle 18:10

      Buonasera dottore, mi è stato appena fatto un intervento di completa riabilitazione di entrambe le arcate, estratti e ripulito le zone ossee dalle infezioni, e contestualmente nello stesso intervento, sono subito stati inseriti 13 impianti, 7 sopra perché é stato trovato un osso morbido, e 6 sotto. È stato ieri. Ho guardato nella mia bocca, ma non vedevo le parti metalliche emergenti dei tappini relative a tutti gli impianti: in pratica, 7 sono completamente ricoperti dalla gengiva, e nemmeno si intravedono. Inoltre, i soli 6 che si vedono, appaiono storti tra loro. Che ne pensa? Attendo con fiducia una sua cortese risposta. Grazie, Isabella

      Rispondi
      • Fabio Cozzolino

        5 Dicembre 2019 alle 15:58

        Le riabilitazioni di entrambe le arcate vanno accuratamente pianificate al fine di inserire gli impianti dove verranno costruite le future corone protesiche. È impossibile fare una valutazione del suo specifico caso senza una visita specialistica corredata di radiografie.

        Rispondi
    16. Billi Emanuela

      14 Dicembre 2019 alle 18:39

      Ho un dente impiantato da circa 5 anni e fino ad oggi e andato tutto bene,sennoche’ne mangiare mi si e’ spezzato un pezzo di dente (finto) e’possibile sostituirlo senza rifare l’intero impianto?

      Rispondi
      • Simona De Stefano

        7 Gennaio 2020 alle 15:04

        Buongiorno Emanuela, posto che è sempre necessaria una visita per stabilire costi e tempistiche, se il problema riguarda solo la corona, certamente è possibile sostituirla senza dover rimuovere l’impianto.

        Rispondi
    17. Carmen

      24 Gennaio 2020 alle 10:47

      Buon giorno dottore. Mi è stato estratto un impianto che sanguinava ma non si muoveva. L’impianto aveva 20 anni. Ho capito che era dovuto al ritiro del osso intorno all’impianto. Non c’era ancora infezione. L’estrazione è avvenuta in 15 minuti di orologio. La mia domanda è : si può fare un estrazione di un impianto semplicemente come un estrazione di un dente? Il chirurgo ha fatto molta fatica ad estrarlo , l’ha praticamente strappato. Su momento ovviamente non ho sentito niente ma dopo qualche ora ho avuto un gran dolore che non ho mai sentito nella mia vita. E di lavori in bocca ne ho fatto tanti. Ho 8 impianti più altri lavori fatti. Io ho capito che l’estrazione di un impianto è molto più difficile e delicato. Se mi ha strappato anche una parte di osso potrei in un futuro fare un altro impianto?

      Rispondi
      • fabio cozzolino

        30 Gennaio 2020 alle 14:34

        Gentile Carmen, a questa domanda non posso rispondere senza una visita.
        La ringrazio per il commento e la invito a contattarci in privato se volesse un consulto medico dal vivo.

        Cordialmente,

        Fabio Cozzolino

        Rispondi
    18. Vincenzo De Lillo

      1 Febbraio 2020 alle 22:09

      Molto chiaro e rigoroso. Desidero sapere se ad oggi lo Studio è attivo in quanto il Sito risulta aggiornato al 2018.
      Devo eseguire un intervento.

      Rispondi
      • fabio cozzolino

        7 Febbraio 2020 alle 10:47

        Grazie per il commento e grazie per la segnalazione.
        Ora abbiamo verificato tutto e segnalato l’aggiornamento più recente. Lo studio è attivo, certamente.
        Per informazioni e per prendere un appuntamento per una visita diagnostica telefoni pure allo 081 2451805 e un’assistente saprà inserirla in agenda quanto prima possibile.

        Rispondi
    19. Arrigo de Angeli

      7 Febbraio 2020 alle 16:44

      Buonasera Dottore, da 25 anni (ne ho 71) ho un impianto Bone-Fit al 3° sup.dx. dal quale, dopo un solo mese, fu necessario eliminare la capsula dato che ruotava, e non è stata più rimessa (il dentista di allora si è accorto dopo che sarebbero serviti 2 perni).
      Premetto che soffro di sinusite da circa 60 anni; pochi giorni fa la TC-Cone Beam richiesta dall’otorino ha evidenziato che l’impianto ha forato il pavimento del seno mascellare, che è pieno di muco purulento (con cacosmia). Sono anni che il mio dentista abituale mi dice che togliere l’impianto potrebbe crearmi problemi maggiori, ma i dolori che ho in questi ultimi tempi (tipicamente da freddo e umido) sono diventati eccessivi.
      Al momento l’otorino, che ritiene assolutamente necessaria l’estrazione, mi ha prescritto una terapia d’attacco con Limerik e Bentelan (6 giorni), oltre a lavaggi e gocce di Rinocidina, per pulire la zona in previsione di una RMN del massiccio faciale ed eventuale consulto maxillo-faciale. Ho parenti a Napoli e quindi non avrei problema per una eventuale visita. Se necessario, posso anticiparle via email la scansione dell’ultima ortopanoramica (ottobre 2019) e, probabilmente, anche trasferirle il file della TC per una prima valutazione.
      La ringrazio sin d’ora per la sua risposta. Cordiali saluti, Arrigo de Angeli, Bracciano (RM).

      Rispondi
      • fabio cozzolino

        10 Febbraio 2020 alle 16:22

        Caro Arrigo,
        per poterle offrire una opinione professionale dovrebbe necessariamente venire e sottoporsi ad una visita presso lo studio dove potremmo effettuare – se necessarie – una TAC e anche le radiografie. Quella di cui lei parla sembra essere una diagnosi complessa che necessita come già detto di una visita specialistica. Se vuole può contattare lo studio allo 0812451805 e parlare con una delle assistenti che saprà ragguagliarla sulle disponibilità dell’agenda.

        Cordialmente

        Rispondi
    20. Alessandro

      23 Gennaio 2021 alle 10:09

      Salve,
      veramente esplicativo l’articolo e anche io sono nella stessa condizione di capire come poter rimuovere un impianto dentale in sostituzione di un molare n.27 perchè la vite di serraggio del dente (moncone – corona) si è rotta. Secondo lei è possibile rimuoverla senza rimuovere l’impianto? Capisco che cosi è difficile fare una valutazione ma mi chiedevo se con la tecnologia di oggi non siamo in grado di rimuovere una vite dentro un impianto. Consideri che l’impianto è anche recente 2014.

      La ringrazio
      Saluti

      Rispondi
      • fabio cozzolino

        26 Gennaio 2021 alle 12:31

        Buongiorno Alessandro,
        esistono dei kit specifici per la rimozione delle viti spezzate all’interno degli impianti. Le case implantari più serie hanno a disposizione questo kit.

        In alternativa, è possibile consumare con delle frese la vite spezzata all’interno dell’impianto e procedere o con un moncone che viene cementato all’interno dell’impianto oppure è possibile ricreare la filettatura con dei kit appositi. La prima soluzione però è sempre la migliore.

        Rispondi
      • Roberto

        31 Marzo 2021 alle 17:48

        Buongiorno un impianto mascellare inferiore ben osteointegrato si può rimuovere senza problemi?

        Rispondi
        • Fabio Cozzolino

          20 Aprile 2021 alle 17:08

          Salve Roberto,
          esistono oggi dei kit che permettono la rimozione degli impianti in modo veloce e a-traumatico, ma non sempre è possibile.
          Bisogna valutare la difficoltà della rimozione dopo un’attenta prima visita.

          Rispondi
          • Roberto

            28 Aprile 2021 alle 16:22

            Perdonami devo rimuovere un impianto mandibolare 46 il mio dentista dovrebbe aprire un lembo gengivale ed usare delle frese soniche ho paura per il dolore e’ in intervento che si può fare?

            Rispondi
    21. Silvia

      18 Maggio 2021 alle 22:03

      Si possono riutilizzare vecchi impianti eliminando le corone cementate o vitate per fare nuovi ponti?Grazie

      Rispondi
      • Fabio Cozzolino

        19 Maggio 2021 alle 16:51

        Se gli impianti stanno bene è sempre possibile rifare le corone.

        Rispondi
        • Daniela

          20 Maggio 2021 alle 06:54

          Salve ho un impianto da nove anni ma il moncone con vite era corto adesso ho messo un moncone con vite adattabile ma mi fa male e fa male anche il dente che precede L impianto

          Rispondi
          • Fabio Cozzolino

            24 Maggio 2021 alle 15:04

            Buon pomeriggio signora Daniela, le motivazioni possono essere davvero molteplici. Necessita la visita di un parodontologo per determinare cosa c’è che non va.

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