In molti casi dopo l’estrazione di un dente, l’applicazione di un impianto dentale o un altro tipo di intervento di chirurgia orale, è necessario mettere dei punti di sutura.
Spesso i pazienti danno poca rilevanza a questa fase del trattamento essendo molto più spaventati dall’intervento in sé che da una semplice sutura, in realtà ignorano che il successo di ogni intervento di chirurgia orale dipende anche dai punti di sutura, dalla corretta tecnica di sutura e dall’utilizzo del materiale appropriato.
Vediamo allora a cosa servono, quando vanno tolti e se è doloroso farlo.
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A cosa servono i punti di sutura
Il compito principale dei punti di sutura è tenere accollati i lembi chirurgici nei giorni successivi all’intervento. In questa fase, infatti, la ferita ancora non è in grado di sopportare le sollecitazioni provenienti ad esempio dalla masticazione, dalla fonazione o dalla deglutizione. Di conseguenza si potrebbe aprire e così non riuscirebbe a rimarginarsi rapidamente e correttamente. Una guarigione così è più difficile ed è detta “per seconda intenzione”. In tali casi il rischio di avere la formazione di infezioni e problematiche estetiche e funzionali aumenta.
Oltre a ottenere una completa chiusura dei lembi, i punti di sutura servono a proteggere la ferita, stabilizzare i lembi nella corretta posizione, fermare il sanguinamento in modo da evitare complicazioni a seguito dell’intervento e minimizzare il discomfort post-operatorio.
Per una precisa e completa chiusura dei lembi è spesso necessario utilizzare un sistema ingrandente come il microscopio operatorio. Il diametro delle suture può variare da 3/0 (più spesse) a 7/0 (più sottili). Più la sutura è sottile più avremo precisione ed accuratezza nell’accostamento dei lembi.
Cosa fare nel post operatorio
Nel caso in cui vengano applicati punti di sutura, nelle 3 o 4 ore dopo l’intervento è bene consumare solo cibi liquidi e freddi, mentre nei giorni successivi è consigliata una dieta a base di alimenti morbidi masticando possibilmente sul lato opposto alla zona interessata dall’operazione.
Inoltre nei primi giorni devono essere evitati bevande e alimenti troppo caldi in quanto potrebbero stimolare il sanguinamento.
Altri comportamenti da abolire per evitare il pericolo d’infezione e il sanguinamento della ferita sono:
- fumo
- consumo di alcolici
- toccare la ferita
Per quanto riguarda l’igiene orale il paziente dovrà lavarsi i denti utilizzando uno spazzolino con setole morbide dopo ogni pasto e, se consigliato dal proprio dentista, fare leggeri sciacqui con un collutorio antibatterico disinfettante a base di clorexidina.
Complicazioni legate ai punti di sutura
Come abbiamo visto in alcuni casi i punti di sutura sono essenziali per una corretta e rapida rimarginazione della ferita. Tuttavia se questi vengono applicati dopo un’estrazione dentale possono diventare la causa di un’alveolite post-estrattiva.
Quando si applicano delle suture dopo un’estrazione, queste non chiudono i lembi ma servono a creare una rete che stabilizza il coagulo bloccando il sanguinamento. Questo tipo di punti deve essere rimosso dopo 24 ore, altrimenti si rischia che residui di cibo rimangano intrappolati nell’alveolo per via della rete di suture originando l’infiammazione.
Per questo motivo dopo l’estrazione del dente si cerca sempre di evitare le suture, se non strettamente necessarie.
In ogni caso se il paziente prova un dolore intenso e prolungato nella zona limitrofa interessata dall’estrazione, è bene che contatti il proprio dentista per verificare l’eventuale presenza di un’alveolite e intervenire per ripristinare le condizioni necessarie a favorire la ripresa dei processi rigenerativi. In caso di alveolite oltre ad una terapia antibiotica è importante pulire l’alveolo e farlo sanguinare al fine di proteggere le pareti con il coagulo.
Dopo quanto tempo vanno tolti
I punti di sutura possono essere riassorbibili o non riassorbibili.
Nel primo caso si tratta di una sutura che teoricamente non necessita di essere rimossa in quanto realizzata con materiali particolari che vengono dissolti dal nostro organismo una volta che la ferita si è rimarginata. Essendo però questo un processo molto lento è sempre opportuno rimuovere i punti riassorbibili a meno che non siano posizionati all’interno del lembo.
I punti non riassorbibili invece devono essere rimossi dal dentista in media dopo 7 o 10 giorni dall’intervento. Una permanenza maggiore infatti non migliora la qualità della chiusura.
In ogni caso sarà il dentista a scegliere il tipo migliore di sutura per lo specifico caso e se necessario a indicare i tempi per la loro rimozione.
Fa male togliere i punti di sutura?
Questo probabilmente è l’aspetto che maggiormente interessa i pazienti a cui sono stati applicati i punti di sutura.
La risposta è no, togliere i punti di sutura non è doloroso tuttavia si potrebbe avvertire un leggero fastidio mentre vengono sfilati via. È fondamentale che le forbicine siano sempre affilate e che la rimozione avvenga dal proprio dentista. Infatti uno dei rischi è che se si tagliano entrambi i capi ai lati del nodo si possa lasciare un pezzo di sutura dentro al lembo e questo potrebbe creare anche un brutta infezione.
Salve il 21 settembre mi è stato tolto il dente del giudizio incluso 5 punti ad oggi mi sento che tirano e sono bianchi è normale tutto ciò? Cordiali saluti
Salve Daniela, i punti abitualmente vanno rimossi se non sono riassorbibili. Non ha chiamato il dentista che l’ha operata?
Buongiorno,
volevo sapere cosa succede se rimangono dei punti di sutura all’interno del buco dei denti del giudizio e non visibili all’esterno?
La ringrazio
Vanno rimossi se non sono riassorbibili