Abbiamo già parlato di come la pulizia dei denti sia a tutti gli effetti una terapia fastidiosa se non addirittura dolorosa quando eseguita correttamente. Ma, nello specifico, quando fare la pulizia dei denti? In media 2 volte l’anno.
Ecco il parametro per capire ogni quanto tempo dobbiamo sottoporci a sedute professionali di pulizia dal nostro dentista? Due volte all’anno è la regola base per i più giovani ma esistono diverse eccezioni e precisazioni. Qualche esempio?
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Età e frequenza delle sedute di igiene dentale
Ogni quanto fare la pulizia dei denti? L’intervallo di questo trattamento cambia in base all’anzianità e alle abitudini dell’igiene orale. I pazienti con un età inferiore ai 35 anni che si spazzolano i denti dopo ogni pasto e che non hanno problemi seguono una seduta di pulizia dei denti ogni 6 mesi. Dopo i 35 anni si dovrebbe passare a 3 volte l’anno.
Ogni quanto fare pulizia se ho la parodontite?
La frequenza del trattamento cambia nei pazienti affetti da parodontite per i quali il protocollo corretto è sottoporsi a sedute di pulizia dei denti ogni 3 mesi. In ogni caso questo ritmo dipende dall’età del paziente, dalla presenza o la predisposizione alla parodontite. Ma anche dalla frequenza con cui ci si spazzola gli elementi dentari.
Quando è necessaria la pulizia dei denti?
Come facciamo ad accorgerci se abbiamo tartaro tra i denti e necessitiamo di una seduta di ablazione? Il tartaro si presenta come una patina biancastra che si deposita sul colletto dei denti. La zona maggiorente interessata dall’accumulo di placca e tartaro è la superficie interna degli incisivi centrali inferiori. Ecco come appare questa condizione.
Facile capire quando fare la pulizia dei denti. Se evidenziamo tartaro in questa zona dobbiamo sottoporci a una seduta di igiene professionale. La seconda cosa da sapere è che le gengive, anche durante lo spazzolamento, non devono sanguinare.
Posso fare pulizia dei denti ogni 2 anni?
No, di sicuro è un comportamento sconsigliato perché questo provocherebbe un accumulo di tartaro tare che potrebbe provocare carie e parodontite. Chiaramente questo vale a prescindere dalla cura con la quale si utilizzano spazzolino e filo interdentale.
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Quando rivolgersi a un paradontologo
Una pulizia dei denti adeguata ed approfondita è fastidiosa e a volte anche dolorosa. Questo però non vuol dire che la pulizia danneggia lo smalto. A volte le gengive non sanguinano nonostante una grossa presenza di tartaro, come ad esempio nei fumatori.
L’assenza di sanguinamento non è sempre indice di salute parodontale. In questi casi è consigliabile rivolgersi ad un parodontologo. Uno specialista che si occupa proprio di queste problematiche e che provvederà a fare un curettage per eliminare anche la placca ed il tartaro sottogengivali che alimentano l’infiammazione.
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