Secondo un sondaggio condotto dalla American Association of Orthodontics (AAO), un trattamento ortodontico in età adulta rende la vita migliore nel 75% dei casi. Gli intervistati che hanno scelto un trattamento ortodontico hanno riferito un miglioramento nelle relazioni professionali o personali, mentre il 92% degli intervistati consiglierebbe il trattamento ortodontico ad altri adulti. Negli ultimi anni, il numero di pazienti adulti è in aumento, con quasi 1,2 milioni di persone di età superiore ai 18 anni negli Stati Uniti secondo l’AAO.
Secondo il sondaggio, il 71% dei pazienti era preoccupato rispetto all’esito del trattamento e si domandava se non fosse troppo tardi per ricorrervi. Un numero enorme di partecipanti al sondaggio ha affermato che una volta iniziato il trattamento la paura si è subito placata. Uno dei maggiori benefici di un trattamento ortodontico è la crescita di fiducia in se stessi che si ricava dall’avere un sorriso fantastico.
Il falso mito dell’ortodonzia solo in età adolescenziale
Ogni volta che pensiamo a un apparecchio ortodontico, la prima cosa che ci viene in mente è il volto di un adolescente che lo usa per correggere il classico difetto dei denti cresciuti storti. Ebbene, in molti casi, se il difetto non viene completamente corretto per vari motivi, oppure non si esegue un’adeguata fase di contenzione (mantenimento del risultato ottenuto) ci si ritrova in età adulta a vivere una vita “normale”, ma non priva di imbarazzo nei rapporti interpersonali, laddove il sorriso viene offuscato da un allineamento non proprio perfetto, da scheggiature degli incisivi o canini, o per un colore troppo scuro dei denti. Se le persone adulte solitamente risolvono gli ultimi due problemi attraverso la ricostruzione, mediante l’uso di materiali compositi, in un caso, e con lo sbiancamento dentale nell’altro, si sceglie spesso di lasciare i denti storti come sono, spesso senza tener conto che i disallineamenti nel tempo possono peggiorare, favorire il depositarsi della placca batterica e la formazione del tartaro, oltre che causare problemi alle gengive.
Quando si possono curare i denti storti?
Fin quando parliamo di bambini ci sono tappe della dentizione che è opportuno rispettare, ma parlando di adulti, qualunque momento è buono per liberarsi dal problema dei denti storti. Di più, si può dire che l’ortodonzia per adulti è ancora più evoluta rispetto a quella classica che si è sempre praticata durante l’adolescenza. La differenza principale sta nel fatto che mentre i classici apparecchi per i denti, le “macchinette”, sono visibili, l’ortodonzia invisibile ha fatto passi da gigante, sia nella direzione delle mascherine trasparenti, che rispetto agli apparecchi invisibili realizzati con la tecnica dell’ortodonzia linguale.
La differenza tra le mascherine trasparenti e l’ortodonzia linguale sta nel fatto che le prime sono mobili, dovendo essere inserite e rimosse dai pazienti, e non sempre adatte a correggere tutti i disallineamenti, mentre la seconda è fissa ed è adatta a correggere ogni tipo di disallineamento, anche quelli più seri.
Oltre a questo possiamo dire che l’ortodonzia linguale è realmente invisibile mentre le mascherine trasparenti sono appunto “trasparenti”, quindi non hanno un colore, ma sono di fatto visibili, quindi non risolvono l’imbarazzo di mostrarsi in pubblico con un apparecchio ortodontico.
Ansia e imbarazzo, nemici dell’apparecchio
Quando le persone adulte optano per riallineare i denti con una soluzione invisibile come l’ortodonzia linguale, possono incorrere in problemi come fastidi causati alla lingua dai “brackets”, cioè gli attacchi in metallo che consentono al filo d’acciaio di aderire ai denti per compiere il suo lavoro. A certe condizioni il disagio è minimo, ma a volte possono verificarsi fastidi alla fonazione e difficoltà nel mangiare a seconda della conformazione delle arcate dentali e dell’intero cavo orale.
Esiste un apparecchio invisibile davvero invisibile?
La tecnica invisibile che consente di curare un disallineamento anche grave, riducendo al massimo i fastidi comportati dall’applicazione di un corpo estraneo nella bocca, è l’ortodonzia linguale fissa senza attacchi, una tecnica perfezionata e pubblicata da Anna Mariniello e Fabio Cozzolino. Non prevedendo l’uso dei brackets, la tecnica consente di ottenere un apparecchio ortodontico che non si vede e soprattutto non si sente, essendo ad oggi l’apparecchio fisso più sottile che esista e consentendo quindi le condizioni ideali per chi soffre particolarmente del disagio causato dal mostrarsi in pubblico mentre segue una terapia ortodontica, come attori e in genere personaggi pubblici o operanti a vario livello nel mondo dello spettacolo. Oltre ad aver sviluppato la tecnica, Cozzolino e Mariniello sono autori dell’Atlante di ortodonzia linguale fissa senza attacchi, il primo testo edito finora da Quintessenza edizioni sull’argomento.