L’Iperplasia o ipertrofia gengivale si presenta più frequentemente nei maschi giovani ed è causata dall’infiammazione di tipo acuto delle gengive a livello dei tessuti che le costituiscono.
Diciamo che l’iperplasia gengivale può provocare stress e ansia sociale che influiscono negativamente sull’autostima, per non parlare del problema estetico in sé, decisamente importante e tale da richiedere approcci terapeutici cha vanno dalla sospensione o dall’utilizzo di farmaci fino all’intervento chirurgico.
Cos’è l’iperplasia gengivale, definizione
L’iperplasia gengivale è uno sviluppo eccessivo delle gengive, che nella loro prominenza possono arrivare a coprire i denti producendo problemi nella masticazione, nell’articolazione della mandibola e nella fonazione. Ci sono situazioni di disagio sociale causate dell’aspetto che questa patologia può comportare nei casi più seri.
I sintomo di questa malattia delle gengive
L’aumento di massa e volume delle gengive è tipico dell’iperplasia gengivale. Questo stato può determinare problemi nella fuoriuscita e nella disposizione dei denti. I sintomi più frequenti dell’ipertrofia gengivale sono:
- Alito cattivo.
- Gengiva ingrossata.
- Gengiva infiammata.
- Sanguinamento gengivale.
- Dolore durante lo spazzolamento.
- Difficoltà a masticare e parlare.
Quando l’iperplasia gengivale si verifica nell’infanzia, fino ai 12 anni, potrebbero insorgere problemi come ritardi nell’eruzione dei denti permanenti o eruzioni disordinate con conseguenti sovraffollamenti o inclusioni.
L’iperplasia nelle donne in gravidanza può essere una conseguenza delle variazioni ormonali a cui è soggetta la gestante. Un esempio è l’epulide gravidica. Normalmente l’iperplasia regredisce al termine della gravidanza.
Cause comuni di iperplasia gengivale
Tra le cause aggravanti dell’iperplasia gengivale c’è la cattiva igiene orale che determina accumuli di placca sopra e sotto le gengive. Per aggredire l’infezione della placca batterica, le gengive si gonfiano fino a sanguinare.
Tali accumuli complicano situazioni riguardanti la salute della bocca che concorrono all’insorgere del disturbo. L’iperplasia o ipertrofia gengivale può verificarsi in presenza di patologie che impattano sul sistema immunitario:
- diabete
- leucemia
- hiv
- morbo di Crohn
- linfoma
Quando lo stato infiammatorio gengivale è causata da una di queste situazioni, si noterà una regressione dell’iperplasia se la patologia viene trattata. In questi casi occorre agire sulle cause esterne al cavo orale.
Diciamo inoltre che alcuni composti farmaceutici come la ciclosporina, la nifedipina e la fenitoina, sono state individuate come molecole direttamente responsabili dell’insorgenza di iperplasia gengivale. Una volta sospesi i farmaci che contengono tali molecole, la gengiva diminuisce il proprio volume, stabilizzandosi.
Ci sono infine i casi ereditari. Riguardano in media un soggetto su 350.000 e sono diversi dai casi affrontati. Non facendo riferimento ad alcuna patologia, non comportano infiammazione della gengiva che sarà di colore rosa e in perfetta salute, ma si presenterà ingrossata per via di una sovrapproduzione di collagene.
Come si cura l’iperplasia gengivale
A meno che l’iperplasia non risponda a un fattore genetico, questa malattia delle gengive si cura risolvendo le cause che hanno prodotto l’infiammazione. Si fa una rimozione della placca utilizzando gli strumenti suggeriti dal dentista, tra cui spazzolino, scovolino, filo interdentale e collutorio. Ecco un video che spiega come lavare bene i denti.
Sarà importantissimo far eseguire una pulizia dei denti professionale da un parodontologo esperto, perché solo questo specialista può eseguire una pulizia davvero accurata della placca e degli accumuli di tartaro sottogengivale.
In caso l’iperplasia sia stata causata dall’assunzione di farmaci, occorrerà intanto accertare la correlazione, poi sospenderli, in caso sostituendoli con altri che non contengono le molecole descritte in precedenza.
Se l’iperplasia è causata da fattori genetici ereditari, si può intervenire chirurgicamente con una gengivectomia, asportando la parte di tessuto superflua con il bisturi. Trattandosi di un problema ereditario, potrebbero verificarsi recidive per via di nuovi accumuli di collagene. In questi casi si procede con nuovi interventi chirurgici.
Immagini di un intervento di gengivectomia
Anche negli altri casi quando l’ipertrofia gengivale è estesa dopo aver rimosso le cause che l’hanno indotta può rendersi necessario un piccolo intervento chirurgico per la rimozione. In queste foto puoi vedere come si procede. È sempre opportuno inviare un frammento della gengiva asportata ad un laboratorio di analisi per farlo analizzare.
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