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Differenza tra placca e tartaro

Home / Parodontite e parodontologia / Differenza tra placca e tartaro
Differenza tra placca e tartaro

26 Settembre 2017 //  by Fabio Cozzolino//  Lascia un commento//  Ultimo aggiornamento: 3 Giugno 2020

Anche se spesso vengono confuse, placca e tartaro non sono la stessa cosa. Tuttavia sono strettamente collegati tra loro, infatti se la placca non viene rimossa efficacemente mediante una buona igiene orale, con il tempo tende a trasformarsi in tartaro. Spesso la presenza di tartaro viene sottovalutata dai pazienti, purtroppo questi due elementi sono all’origine di diverse patologie del cavo orale.

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Vediamo nello specifico cosa sono la placca e il tartaro, come possono essere eliminati e quali azioni mettere in pratica per prevenirne la formazione.

Cosa sono placca e tartaro

La placca è una patina appiccicosa contenente batteri, cellule morte e residui di cibo che si deposita sulla superficie dei denti. Se non viene completamente rimossa con lo spazzolino e il filo interdentale tende ad accumularsi specialmente nel solco gengivale e tra gli spazi interdentali. Con il tempo gli accumuli di placca, reagendo con i minerali presenti nella saliva si trasformano in tartaro, che può essere eliminato solo dal dentista.

A differenza della placca, il tartaro è ben visibile ad occhio nudo, il suo colore è variabile e può essere bianco, giallo, marrone o nero.

I depositi di tartaro possono essere di due tipi:

  • sopragengivale, si presenta come incrostazioni di colore bianco o giallastro che ricoprono il dente e l’orlo gengivale;
  • sottogengivale, si forma al di sotto della gengiva, molto più pericoloso del primo perché non è visibile ad occhio nudo. Spesso è di colore nero perché si pigmenta con il sangue. Questo tartaro lo si può evidenziare attraverso radiografie endorali e sondaggio parodontale. Quanto più è vecchio tanto più è mineralizzato e quindi visibile in radiografia.

Come è facile intuire sia la placca che il tartaro sono causati da una cattiva igiene orale, tuttavia ci sono alcuni fattori che possono facilitarne la formazione, ad esempio i denti storti o alterazioni della saliva.

Patologie legate alla presenza di placca e tartaro

Carie, gengivite e parodontite sono originate dalla presenza di accumuli di placca e tartaro sui denti.

Carie

La carie, è opera dell’azione di alcuni tipi di batteri presenti nella bocca che trovano nella placca e nel tartaro l’ambiente ideale per riprodursi. La carie infatti comincia a formarsi a partire dalla placca, sotto la quale con il tempo i batteri metabolizzando gli zuccheri producono degli acidi che corrodono lo smalto. In questa prima fase è molto difficile che il paziente si accorga di avere una carie perché il processo carioso è asintomatico per l’assenza di nervi nello smalto. Se non curata, i batteri arrivano alla dentina rendendo il dente particolarmente sensibile alle variazioni di temperatura. Se questo primo sintomo viene trascurato i batteri proseguono indisturbati verso la polpa dentale provocando un dolore molto forte.

Nella sua prima fase la carie viene curata con l’otturazione: il dentista elimina la dentina infetta e riempie la cavità che viene a formarsi con del materiale in composito sigillando tutte le fessure e i canalicoli causati dai batteri. Se il processo carioso ha già superato lo smalto e la dentina e sta attaccando la polpa, allora è necessario devitalizzare il dente, cioè rimuovere il nervo ormai morto o compromesso sostituendolo con un materiale da riempimento come la guttaperca.

Gengivite

La gengivite è un’infiammazione delle gengive che si presentano si presentano arrossate, gonfie e sanguinanti. Eliminando tempestivamente la causa della gengivite, cioè la placca e il tartaro, l’infiammazione sparisce nel giro di pochi giorni.

Parodontite

La parodontite è una malattia infiammatoria che porta alla distruzione dei tessuti di sostegno del dente e se non curata causa la caduta degli elementi dentali coinvolti.

La parodontite può diventare una delle conseguenze più pericolose dell’accumulo di tartaro sottogengivale.

Come rimuovere la placca e il tartaro

Il tartaro può essere eliminato solo dal dentista, il paziente deve sottoporsi a sedute di detartrasi che che consistono nella rimozione meccanica (ablazione) del tartaro sopragengivale e sottogengivale con appositi strumenti odontoiatrici.

Info Fabio Cozzolino

Odontoiatra implantologo e parodontologo iscritto all’ordine il 23/06/1997, con N° TO 1968. Autore di articoli su riviste scientifiche, di un Atlante di ortodonzia invisibile con la Dott.ssa Mariniello e lecturer al Master Internazionale di II livello dell’Università degli Studi di Siena.

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