Come si lavano i denti per evitare carie e altre malattie del cavo orale? Questa è la prima domanda che dovrebbe essere affrontata in uno studio dentistico.
Perché con la pulizia della bocca si previene buona parte dei disturbi come, ad esempio, buchi nei denti dovuti alla carie, ingiallimento, tartaro e placca.
Questi sono disturbi che portano a patologie gravi come carie profonde che necessitano di devitalizzazione cioè una cura canalare, estrazioni con conseguente applicazione di protesi. La parodontite (nota come piorrea) è legata alla cattiva igiene orale senza dimenticare che anche l’alitosi è sinonimo di una scarsa pulizia dentale casalinga. Tutte queste condizioni sono da evitare.
Quindi, come si lavano i denti per tentare di evitare questo? Ecco una guida passo per passo per prevenire carie e altri problemi con uno spazzolamento efficace.
Cosa serve per lavare bene i denti
Gli strumenti base per quest’operazione sono: spazzolino e dentifricio. Metti quest’ultimo sulle setole in quantità media (la grandezza di un pisellino), passa sotto l’acqua e inizia a spazzolare. In realtà non è proprio così, ecco una serie di dettagli che precedono l’operazione.
Spazzolino per i denti
Ovviamente la scelta dello spazzolino è importante perché ti consente di lavorare in modo efficace. Quale pulisce meglio, spazzolino elettrico o manuale? La domanda è comune.
Ci sono numerosi studi professionali che attestano che lo spazzolino elettrico è più efficace rispetto a quello manuale ma solo in piccola percentuale e se viene utilizzato in maniera corretta.
Dipende da come si usa, in realtà. L’importante è avere setole sempre in grado di garantire una buona pulizia dei denti. Quindi gli spazzolini devono essere cambiati almeno ogni 2 mesi. Anche se si usa lo spazzolino sonico, da molti dentisti definito il miglior strumento per lavare i denti.
Personalmente nella mia igiene personale dei denti utilizzo uno spazzolino sonico. Non esistono ancora studi a lungo termine che lo definiscono superiore a quello elettrico o a quello manuale ma la mia sensazione è sicuramente positiva nell’usarlo.
Dentifricio
La scelta della pasta per detergere i denti, combattere placca e rinfrescare l’alito è complessa. Alla fine ne prendiamo uno a caso nel supermercato ma ricorda che puoi acquistare dentifrici per sbiancare, combattere la sensibilità ai denti, aiutarti nel caso di parodontite.
Scegli un dentifricio di qualità con fluoro, che combatte la placca e rinforza i denti. Ma soprattutto chiedi al tuo dentista di fiducia, saprà consigliare il miglior dentifricio.
Filo interdentale
Il filo interdentale è ideale per eliminare residui di cibo negli spazi tra i denti. Il buon uso del filo contrasta la placca: è molto importante per evitare carie interdentali ed è una delle abitudini più incisive per scongiurare la nascita del tartaro interdentale che è una causa della parodontite (piorrea). Per approfondire l’argomento conviene leggere la nostra guida su come si usa il filo interdentale.
Ricorda, però, di scegliere un filo non cerato, la cera è un fattore di ritenzione di placca. Esistono anche i fili in PTFE. Questo modello è più resistente e scivola agilmente tra i denti.
In alcuni casi, per raggiungere spazi difficili o agevolare chi ha difficoltà motorie, il lavoro può essere fatto dagli archetti che ospitano il filo e lo mantengono in tensione. Chi ha spazi ampi tra i denti può usare gli scovolini, strumenti simili a quelli per pulire le bottiglie ma molto più piccoli che eliminano i residui di cibo.
Collutorio
Si tratta di un liquido usato per l’igiene orale che serve a combattere carie, placca e alito cattivo. Ovviamente l’uso di questo prodotto non deve essere visto come una sostituzione di spazzolino e filo interdentale, ma come operazione che conclude la pulizia dei denti.
Idropulsore
Si tratta di uno strumento, simile a quello che trovi anche dal dentista, che espelle un getto d’acqua in modo da pulire a fondo gengive e spazi tra i denti. È una delle soluzioni migliori per completare l’igiene orale. Può essere usato in presenza di corone, impianti e apparecchi ortodontici con gli attacchi o senza. Nei pazienti con presenza di tasche e quindi con parodontite l’utilizzo dell’idropulsore diventa fondamentale per una corretta pulizia delle tasche.
Scovolino
Utile per rimuovere la placca batterica dagli spazi interdentali, impossibile da rimuovere con altri presidi. Si presenta come una spazzola intercambiabile su un manico rigido. Ha la forma di un piccolo albero di natale. Può essere conico o cilindrico e si deve scegliere la dimensione giusta in base alla grandezza degli spazi interdentali.
Pulisci lingua
Ulteriore accessorio per l’igiene orale casalinga è il puliscilingua. Serve per eliminare i batteri che ristagnano sulla superficie della lingua e per prevenire eventuali problemi di alitosi.
Come lavare i denti, tecnica efficace
Spesso il problema non riguarda le cattive abitudini, come il non lavare i denti dopo i pasti o almeno 3 volte al giorno, ma si sbaglia il movimento dello spazzolino e il tempo di utilizzo.
Incisivi, molari, premolari e canini (senza dimenticare i denti del giudizio) non possono essere puliti a caso. Bisogna spazzolare nel modo giusto, ecco come fare.
Come si lavano i denti: le fasi
Come si lavano i denti? Per comodità è utile dividere la fase di pulizia dei denti in momenti ben distinti, in modo da poter affrontare la tecnica di spazzolamento efficace al meglio:
- Prepara lo spazzolino.
- Lava i denti per 2/3 minuti.
- Spazzola la lingua.
- Risciacqua la bocca
- Usa il filo interdentale.
- Usa lo scovolino
- Usa il pulisci lingua
- Usa l’idropulsore
- in alcuni casi il collutorio.
Queste sono, in linea di massima, i passaggi per una pulizia dei denti efficace. Da eseguire con calma. Con un tempo di spazzolamento pari almeno a 2 o 3 minuti.
Movimento corretto per spazzolare
Iniziamo con un breve tutorial. Spazzola prima la parte linguale inferiore (questa risulta essere la parte più difficile da pulire), poi dedicati alla parte palatale superiore, successivamente la superficie esterna inferiore e per ultimo quella esterna superiore. La cosa fondamentale è quella di rispettare i tempi (minimo 30 secondi per superficie).
Evita quindi un movimento orizzontale ed energico, è uno degli errori comuni. Non serve spazzolare i denti con forza, è inutile. Se vuoi lavare bene i denti applica un movimento verticale, con delle pennellate dalla gengiva verso il dente, dolce ma capace di entrare negli spazi di contatto tra i denti. Non c’è bisogno di pressione o velocità della spazzolata. Il rischio è quello di avere un risultato pessimo e di rovinare i denti.
Come si lavano i denti: l’infografica sul tuo sito
Vuoi spiegare come lavare i denti ai tuoi lettori? Puoi prendere qui il file ad alta risoluzione e adattarlo alle tue esigenze. Metti però un link a questo articolo come fonte.
Pulisci anche la lingua quando spazzoli
Operazione spesso dimenticata ma utile per eliminare batteri e altri residui di cibo che potrebbero causare l’alito cattivo. Meglio usare un pulisci lingua come abbiamo descritto.
Da un lato ci sono le setole dove puoi mettere il dentifricio e dall’altra parte c’è un vero e proprio rastrello che si utilizza per eliminare quello che hai precedentemente sgrassato.
Quanto dentifricio metto sullo spazzolino?
Non tantissimo, non c’è bisogno di coprire interamente la superficie: nell’immagine in basso puoi avere un esempio concreto della quantità utile.
Non c’è una correlazione diretta tra quantità di dentifricio ed efficacia dell’azione di pulizia: basta una quantità minima, la grandezza di un pisellino, non esagerare con la pasta sulle setole.
Bagnare lo spazzolino: prima o dopo?
Domanda tipica: conviene bagnare lo spazzolino prima di mettere il dentifricio o dopo? Posso evitare del tutto questo passaggio? In realtà non esiste una regola precisa, importante è lavare bene i denti con le istruzioni appena lasciate.
Quando ci si deve lavare i denti
Sempre difficile dare una definizione chiara dei ritmi e degli appuntamenti con lo spazzolino. Di sicuro è utile lavare i denti tre volte al giorno per evitare di far passare 8 ore tra un lavaggio e l’altro, tempo utile per evitare che la placca inizi a solidificarsi e a trasformarsi in tartaro non più rimovibile con lo spazzolino. Perciò il mio consiglio è spazzolare i denti 4 volte al giorno. Mattina, pomeriggio, sera e prima di andare a dormire. Così siamo sicuri che non passano mai più di 8 ore tra uno spazzolamento e l’altro.
È fondamentale lavarsi i denti prima di andare a dormire: durante la notte l’assenza di saliva crea un ambiente sfavorevole per i denti. Abitua anche i bambini a rispettare questa regola.
Per i più pignoli è utile non lavare subito dopo mangiato i denti, si dovrebbe infatti aspettare un tempo di 30 minuti dopo aver mangiato cibi acidi e bevuto liquidi gassati: il movimento dello spazzolino rischia di diffondere e non eliminare queste sostanze dannose per lo smalto. Utilizzare l’idropulsore anche prima di spazzolare i denti in questo caso permette di poterli spazzolare anche subito dopo mangiato.
Giusto lavarsi i denti appena svegli?
Meglio lavarsi i denti prima o dopo la colazione? Durante la notte l’accumulo di batteri in bocca è evidente, conviene usare spazzolino e dentifricio prima di mangiare e appena alzati. in modo da ridurre subito l’azione di questi ospiti sgraditi che proliferano durante il sonno. Non sempre è possibile, però.
Quando passare il filo interdentale?
Altro dubbio tipico dell’igiene orale: il filo si passa prima o dopo lo spazzolino? Sia il filo che lo scovolino devono essere passati prima di spazzolare i denti per agevolare l’azione di dentifricio e spazzolino nel momento in cui la placca tra i denti è stata eliminata.
Quante volte bisogna lavarsi i denti
L’indicazione da seguire è semplice: bisogna lavare i denti dopo ogni pasto in modo da eliminare i residui di cibo che potrebbero causare carie e altri problemi. In questo modo puoi limitare l’azione dei batteri che provocano danni ai denti. Quindi, la regola delle 4 volte al giorno è basata sull’idea che ci siano solo colazione, pranzo e cena per assumere cibo. L’ultima volta è prima di andare a dormire.
Lavare troppo i denti fa male?
Sbagliato pensare che lavare troppe volte i denti in un giorno sia un’abitudine sbagliata, è il modo in cui li detergi a fare la differenza. Come suggerito nella nostra guida sui tempi per lavare di denti tutto dipende dai movimenti che fai quando spazzoli i denti.
Sono senza dentifricio e spazzolino
Nel momento in cui non hai l’occorrente per lavare i denti – tipo quando sei in ufficio e hai dimenticato lo spazzolino e il dentifricio a casa – c’è il rischio di non curare l’igiene orale. Per risolvere questo problema puoi optare per alcune soluzioni di fortuna.
In primo luogo ricorda che in viaggio puoi portare con te kit con spazzolino e dentifricio, in modo da avere sempre l’occorrente con te. Sei in hotel e hai dimenticato tutto a casa? La portineria dell’albergo dovrebbe avere spazzolini da viaggio e piccole porzioni di dentifricio.
Se non hai neanche questa possibilità puoi masticare una gomma senza zucchero con xilitoro. In ogni caso conviene bere molta acqua perché idrata e mantiene la bocca pulita.
Lavare i denti con limone, aceto, bicarbonato o sale?
Esistono tante opzioni e idee rispetto al lavare i denti senza dentifricio e con metodi casalinghi, magari con ricette fai da te per creare paste alternative e miracolose per sbiancare o detergere. Come si lavano i denti? La realtà è che alcune sostanze – come l’acido citrico dei limoni – potrebbero addirittura danneggiare lo smalto.
Igiene orale: il nostro tutorial video
Per approfondire tutti i passaggi relativi all’igiene orale puoi dare uno sguardo al tutorial video diviso in varie sezioni: pulizia dei denti, scovolino, uso del filo interdentale e del pulisci lingua. Ecco la nostra playlist su YouTube.
Ma se l’acido citrico è dannoso perché compare spesso tra gli ingredienti dei colluttori?
L’acido citrico non viene considerato dannoso per la salute ma, se assunto in maniera frequente,può danneggiare lo smalto dei denti e favorire lo sviluppo delle carie.
Bisogna tener presente che esso è presente negli alimenti che consumiamo regolarmente, come ad esempio la frutta.
Non a caso, lo smalto dei denti viene particolarmente danneggiato quando si assumono alimenti che non contengono solo acido citrico, ma anche zucchero.
Chiaramente nei collutori, ad esempio, può essere presente in concentrazioni molto basse.