La bromopnea, o più comunemente alitosi, è una condizione che si manifesta con l’emissione di odore sgradevole attraverso l’atto respiratorio e la fonazione.
In realtà l’alito cattivo è un disturbo molto comune che può colpire soggetti di qualsiasi sesso ed età.
Nella gran parte dei casi si tratta di alitosi transitoria, cioè si presenta solo in alcuni momenti della giornata e può essere controllata con un’attenta igiene orale. Meno comune, invece, è l’alitosi patologica causata da diverse patologie del cavo orale o problemi gastrointestinali. Questo tipo di disturbo è più difficile da gestire in quanto bisogna agire sulla patologia che scatena, tra gli altri, anche questo sintomo.
Dal punto di vista sociale l’alitosi è un problema che può suscitare ansia e imbarazzo in chi ne è colpito, tali da condizionare le relazioni interpersonali per la paura di indurre disagio nel proprio interlocutore.
Cause dell’alitosi
Le cause dell’alitosi sono diverse e di varia natura. La bromopnea può essere dovuta a fattori interni, come insufficiente igiene orale, gengivite e malattie parodontali, o esterni, come l’ingestione di specifici alimenti.
Scarsa igiene orale
Nella maggior parte dei casi il cattivo odore ha origine direttamente in bocca ed è dovuto alla presenza dei batteri responsabili della placca, che con il loro metabolismo trasformano i residui di cibo in composti volatili maleodoranti solforati come il metilmercaptano o il solfuro di idrogeno.
Proprio per questo motivo, una delle principali cause dell’alitosi è la scarsa igiene orale con conseguente formazione della placca batterica. Quest’ultima, inoltre, con il tempo si trasforma in tartaro, responsabile di infezioni del cavo orale, come parodontiti e gengiviti a loro volta causa di alitosi.
Altri insediamenti batterici responsabili dell’alitosi possono essere talvolta individuati in spazi interdentali, ricostruzioni dentali imperfette, ascessi, protesi e dentiere poco pulite.
Anche la carie può essere causa dell’alito cattivo. Come tutte le sostanze organiche in via di decomposizione anche il dente cariato produce cattivi odori e in alcuni casi rimuovere il dente malato può immediatamente risolvere il disturbo.
Alimenti che causano alitosi
Anche alcuni cibi piccanti o dal sapore deciso possono causare il problema dell’alito cattivo, come cipolle e aglio che contengono composti volatili dello zolfo, o latte, formaggi e pesce ricchi di proteine. Un modo per tenere sotto controllo il fastidio imbarazzante dell’alitosi è cercare di ridurre il consumo di questi alimenti.
In altri casi, l’alitosi può essere dovuta a periodi prolungati di digiuno: questa condizione riduce anche la produzione di saliva, un importante meccanismo di autodetersione della bocca.
Malattie causa di alitosi
Quando la causa non è in bocca, possono essere diverse le malattie causa dell’alitosi.
Spesso l’alito cattivo può essere provocato da disturbi dell’apparato digerente, come la gastrite, il reflusso gastro-esofageo, l’ulcera o l’ernia iatale, malattie respiratorie, come tonsillite, sinusite e bronchite, malattie sistemiche, come diabete e disfunzioni epatiche o renali.
In presenza di alitosi, qualora si possano escludere queste patologie, è importante recarsi dal dentista per escludere stati malsani della cavità orale ed eventualmente porvi rimedio.
Prevenzione e rimedi per l’alitosi
Per prevenire e combattere l’alitosi, quindi è fondamentale una scrupolosa igiene del cavo orale utilizzando il filo interdentale almeno una volta al giorno e spazzolando accuratamente i denti dopo ogni pasto.
È importante dedicare qualche minuto anche alla pulizia della lingua, soprattutto a livello del terzo posteriore, dove la proliferazione batterica è maggiore e dove è più difficile la rimozione naturale della placca per la presenza del palato molle.
Inoltre l’impiego regolare di collutori ad azione antisettica, facendo gargarismi per almeno 30 secondi, aiuta a migliorare la situazione, anche se l’effetto è piuttosto breve e limitato.
Questi accorgimenti possono essere utili in caso di alitosi transitoria, ma quando ci si trova difronte a un problema patologico o per eliminare in modo definitivo questo disturbo è fondamentale rivolgersi a un dentista, che dopo aver ripercorso la vostra anamnesi completa e avervi sottoposto a una visita di controllo dovrà prima inquadrarne le cause e poi agire localmente sul problema, eseguendo, ad esempio, una corretta e profonda pulizia dei denti professionale.