Che l’apparecchio ortodontico sia solo una cosa da adolescenti, è un mito sfatato da tempo. Sono sempre di più i pazienti di 30 o 40 anni che decidono di intraprendere un percorso ortodontico per riallineare i denti storti.
Una cosa che accomuna la maggior parte dei pazienti in età adulta è la sottile tensione tra il desiderio di avere un bel sorriso e la consapevolezza dell’imbarazzo di portare un apparecchio fisso. Brackets e fili metallici sono ben visibili e possono attirare l’attenzione del nostro interlocutore, facendo nascere un sentimento di insicurezza nel rapportarsi con gli altri sia nella sfera professionale che in quella privata.
Situazione che può essere risolta ricorrendo all’utilizzo delle mascherine trasparenti.
Una precisazione da fare è che le mascherine hanno sì una visibilità ridotta rispetto agli apparecchi tradizionali, ma non sono totalmente invisibili in quanto creano un effetto pellicola visibile sui denti. È improprio quindi usare il termine ortodonzia invisibile in riferimento alle mascherine trasparenti, perché ad oggi le uniche apparecchiature realmente invisibili sono quelle fisse linguali, come l’apparecchio linguale senza attacchi fissato internamente all’arcata dentaria grazie a un fluido fotopolimerizzante.
Quando funzionano le mascherine trasparenti
Le mascherine dentali trasparenti vengono usate da diverso tempo per risolvere il problema dei denti storti. Questo tipo di terapia viene effettuata con una serie di allineatori mobili realizzati su misura per il paziente, che devono essere sostituiti ogni due o tre settimane.
La loro efficacia è maggiore quando il trattamento ortodontico mira a risolvere un disallineamento di tipo lieve o un diastema.
Come tutti gli apparecchi mobili, per svolgere al meglio il loro lavoro anche le mascherine invisibili devono essere portate per almeno 22 ore al giorno.
Quando non funzionano
Un trattamento ortodontico con mascherine invisibili risulta meno efficace se c’è necessità di correggere un grave affollamento o malocclusioni dentali.
In generale è preferibile un approccio di tipo tradizionale quando il paziente presenta:
- Malocclusione caratterizzata da grave morso aperto anteriore, cioè quando è presente uno spazio ben visibile dovuto al mancato contatto fra gli elementi dell’arcata superiore ed elementi dell’arcata inferiore.
- Malocclusione di II Classe di Angle, caratterizzata da una posizione arretrata della mandibola rispetto al mascellare superiore.
- Malocclusione di III Classe, la mandibola si trova in una posizione più avanzata rispetto al mascellare superiore.
- Malocclusione caratterizzata da un canino incluso.
L’ortodonzia linguale senza attacchi
Chi ha problemi di malocclusioni o grave affollamento, non deve rinunciare all’aspetto estetico rassegnandosi a portare un apparecchio fisso di tipo tradizionale, ma può decidere di sottoporsi a un trattamento di ortodonzia linguale senza attacchi.
Oltre ad essere totalmente invisibile alla vista dei nostri interlocutori, risolve tutta una serie di problemi legati all’apparecchio fisso. La totale mancanza di brackets riduce al minimo le alterazioni fonetiche o le piccole lesioni sulla lingua.
Ho una malocclusione di terzo grado e non avendo tutti i denti allergica al nichel mi hanno detto che nn si puo’ correggwrla Che l’implantologia per questo tipo di malocclusione e’ solo l’intervento, al palato,molto doloroso e invasivo.Io,credo che ci sia un metodo….se si’,come spero, e con risultati certi comunicatemelo.Vorrei sapere se e’ possibile piu’ o meno i costi.Grazie..
Salve Lucia, per un’analisi della sua situazione clinica ovviamente c’è bisogno di una visita ortognatodontica specialistica. Esistono attacchi privi di nichel, in ceramica o altri materiali. Per cui la questione allergia è affrontabile. Per un piano di trattamento c’è bisogno però di poter valutare la situazione dal punto di vista generale e con una visita specialistica. Se vuole prenotare un appuntamento, il nostro studio è a Napoli, in Via S. Lucia 107. C’è bisogno di telefonare allo 081 245 1805 per controllare l’agenda e far coincidere gli impegni. In ultimo, c’è da fare delle radiografie, di cui le nostre assistenti le diranno al telefono.