Il sogno di chi ha portato l’apparecchio fisso per anni: liberarsene e non pensarci più. In realtà però per mantenere i risultati ottenuti una volta finita una terapia ortodontica, è necessario un altro piccolo sforzo da parte dei pazienti che dovranno portare per un certo periodo di tempo un altro tipo di apparecchio, quello di contenzione.
La fase successiva alla fine della terapia ortodontica è estremamente delicata: se non si seguono le direttive dell’ortodontista rispetto alla fase di contenzione, il rischio che si verifichi una recidiva ortodontica è alto. Meglio portare questo apparecchio di contenzione che vedere vanificati gli sforzi fatti fino a quel momento.
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Cos’è la recidiva ortodontica
La recidiva ortodontica si verifica quando i denti tornano a spostarsi dopo una terapia.
Al termine di un movimento ortodontico i denti infatti tendono a ritornare nella loro posizione originale per una sorta di memoria dei tessuti che li sostengono. Inoltre la bocca è sottoposta a diverse forze muscolari che riescono a spostare facilmente i denti allineati perché non ancora consolidati nella loro nuova posizione.
L’unico modo per prevenire una recidiva ortodontica è l’apparecchio di contenzione.
Tipi di apparecchio di contenzione
L’apparecchio di contenzione può essere di due tipi:
- Rimovibile, si tratta di una mascherina trasparente o una placca in resina e filo metallico. Viene realizzato in laboratorio in base alla nuova posizione dei denti allineati dal trattamento ortodontico. L’efficacia dell’apparecchio di contenzione rimovibile nel prevenire una recidiva ortodontica è strettamente collegata alla collaborazione del paziente.
- Fisso, si realizza con retainer passivo cioè un archetto metallico attaccato sulla parte interna dei denti. Viene applicato da canino a canino passando per gli incisivi, il settore anteriore è quello infatti più predisposto alla recidiva. Se da un lato ha il vantaggio di non richiedere la collaborazione del paziente, dall’altro la contenzione fissa può rendere le manovre di igiene orale più complicate soprattutto perché impedisce l’uso del filo interdentale.
Per quanto tempo portare la contenzione
È bene sapere che la fase di contenzione non ha breve durata, in ogni caso il tempo per cui il paziente dovrà portare questo tipo di apparecchio viene stabilito dall’ortodontista in base alla situazione di partenza e alla presenza di eventuali abitudini viziate che possono incidere sul mantenimento del risultato.
In linea generale la fase di contenzione dura almeno 2 o 3 anni durante i quali il paziente dovrà recarsi a periodiche visite di controllo per valutare la situazione. Inoltre sarebbe opportuno continuare queste visite di controllo, ogni 6 o 12 mesi, anche alla fine della fase di contenzione così da poter riscontrare subito eventuali piccoli movimenti e correggerli semplicemente rimettendo l’apparecchio di contenzione.
Ricordiamo che nel caso in cui i denti tornino ad essere storti dopo una terapia ortodontica l’unico modo per allinearli nuovamente è mettere l’apparecchio fisso, perché in caso di recidiva ortodontica le apparecchiature di contenzione non servono a nulla.
Per quante ore al giorno?
Uno dei protocolli consiste nell’indossare la contenzione tutto il giorno per i primi 3-4 giorni, l’apparecchio va tolto solo per mangiare e lavare i denti.
Nei primi 6 mesi dopo il trattamento per almeno 14 ore al giorno, quindi tutta la notte e per qualche ora durante la giornata.
Dopo i primi 6 mesi si potrà ridurre l’utilizzo solo durante le ore notturne fino ad almeno 2 anni dalla rimozione dell’apparecchio ortodontico.
Buonasera, ho tenuto l’apparecchio intorno all’età di 15 anni per 1 anno e mi è stato messo uno splintaggio sui 4 incisivi superiore, nel tempo si è rotto alcune volte e per il lento intervento del mio dentista che mi visitava dopo tre settimane l’11 dente ovvero l’incisivo frontale mi è tornato avanti, decide quindi di usare un apparecchio di contenzione quello con la placchetta e il filo di ferro però portarlo indietro togliendo lo splintaggio solo su quel dente, questo però ha spostato il canino prima portandolo in su e ora essendo io furiosa essendo doppiamente delusa dalle due terapie mi faccio fare una mascherina contenitiva trasparente in modo tale che non facesse lavoro o sforzo su nessun altro dente e ora mi ritrovo il canino sceso ma in fuori! Delusa e esausta dalle continue delusioni mi ritrovo a visitare altri dentisti che mi dicono che ho una seconda classe, molti dicendo che nel mio caso non è visibile avendo labbra molto carnose e che esteticamente non creava problemi e potevo ricorrere a trattamenti volendo anche mantenere la seconda classe, perché dopo tutta la rabbia sentirmi dire di togliermi 2 denti o tenere elastico mentre vado all’univestita mi metterebbe in un grandissimo disagio che già vivo continuamente visto che il famoso incisivo continua a muoversi quotidianamente tornando un po’ avanti e risolvo tenendo la mascherina arriva su quello. Spero prima o poi di potermi permettere di venire da lei e fare una visita e risolvere il problema con l’ortodonzia linguale senza attacchi senza dover morire dalla vergogna e dal disagio che tutta questa situazione mi ha portato
Salve Sara.
Purtroppo senza una giusta fase di contenzione i denti tendono a spostarsi e a riprendere la loro vecchia posizione naturale.
Quando vorrà saremo lieti di visitarla. Può telefonare allo 0812451805 per prenotare un appuntamento. Una delle assistenti del nostro studio le fornirà tutte le informazioni relative alla prima visita e potrà stabilire il giorno e l’orario in base alle sue esigenze.
Salve! Il mio dentista ha da poco finito di farmi la terapia con l’apparecchio fisso..
Subito dopo mi ha messo l’apparecchio di fisso di mantenimento che ha detto che va tenuto tutta la vita… tuttavia mi sorge un dubbio, dopo aver letto su tanti posti che l’apparecchio di mantenimento va tenuto solo 3 anni volevo sapere la vostra..
Ah poi oltre questo fisso mi hanno dato anche quello removibile da mettere…
È normale?
Salve Sara, al 90% la contenzione va tenuta a vita. Possono coesistere sia la contenzione fissa che quella mobile poiché la contenzione fissa in genere va da canino a canino mentre l’altra mantiene l’intera arcata.