L’alveolite è l’infiammazione dell’osso alveolare, quella parte di osso della mandibola che circonda la radice del dente, ed è una complicanza legata alle estrazioni dentarie molto dolorosa e fastidiosa. L’alveolite può essere post-estrattiva ma talvolta si presenta anche senza l’estrazione del dente.
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Alveolite post-estrattiva o secca
Di solito, dopo che il dente è stato estratto, si forma un vuoto che viene colmato da un coagulo di sangue che blocca il sanguinamento, protegge i tessuti sottostanti dall’attacco di batteri e prepara la base del tessuto di granulazione da cui dipende la formazione del nuovo osso. L’alveolite secca è un’infiammazione che non sempre si manifesta ma la sua complicazione provoca un dolore intenso e prolungato nel tempo che tende ad irradiarsi verso le zone limitrofe all’alveolo interessato. Se la coagulazione non avviene al meglio oppure non avviene, l’osso resta scoperto e non protetto dolendosi ed infiammandosi fino all’infiammazione dell’osso alveolare, cioè l’alveolite.
Quali sono i fattori che provocano l’alveolite?
L’estrazione di un dente può essere particolarmente dolorosa ma ci sono alcuni fattori che provocano l’alveolite secca e sono:
- Estrazione particolarmente traumatica (meglio procedere in via atraumatica)
- Fumo di sigarette
- Nella donna assunzione di anticoncezionali per via orale
- Infezione odontogena preesistente all’estrazione
- Parodontite cronica
- Scarsa igiene orale
- Sciacqui abbondanti dopo l’intervento
Un importante fattore che può scatenare l’alveolite è l’inserimento di punti di sutura. Dopo un estrazione, a volte, vengono inseriti punti di sutura allo scopo di bloccare il sanguinamento. Ma questa può essere un’arma a doppio taglio. Infatti quando si applicando delle suture dopo un estrazione queste non possono chiudere i lembi ma servono a creare una rete che stabilizza il coagulo bloccando il sanguinamento. In questo caso le suture vanno rimosse dopo 24 ore.
Altrimenti il cibo rischia di entrare e rimanere intrappolato dentro l’alveolo a causa della rete di suture. Di fatto, questa rete di sutura è la prima causa di alveolite perché trattiene il cibo all’interno dell’alveolo. Per tale motivo si cerca sempre di evitare l’inserimento di suture e quando sono assolutamente necessarie si posiziona in superficie una membrana in collagene che stabilizza il coagulo impedendo il ristagno di cibo all’interno dell’alveolo.
Come si cura l’alveolite
La diagnosi dell’alveolite si fa con un’analisi intraorale e si riconosce se all’esame visivo l’alveolo resta vuoto e secco o piena di residui di cibo mentre la gengiva che circonda l’alveolo è poco arrossata ma fortemente dolorante.
Per curare l’alveolite è utile intervenire localmente con un raschiamento dell’alveolo, lavaggio dell’alveolo e applicazione di una medicazione antidolorifica. Questo intervento non è doloroso perché svolto in anestesia locale.
L’alveolite infatti tende a regredire da sé, è possibile intervenire per limitare la sintomatologia dolorosa e ripristinare le condizioni necessarie per favorire la ripresa dei processi rigenerativi.
Il mal di denti causato dall’infiammazione dell’alveolo può essere arginato con la somministrazione di anti infiammatori che risulteranno efficaci per un tempo limitato. Gli antibiotici invece non risultano efficaci perché l’alveolite è un’infiammazione, non un’infezione.
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Tempi di guarigione
Non ci sono particolari cure che riescano a diminuire i tempi di guarigione ma il trattamento di raschiamento dal dentista aiuta il paziente a superare le fasi più acute. Solitamente i pazienti avvertono la remissione del dolore già dopo un’ora dal trattamento.
Il raschiamento consiste nel far sanguinare l’alveolo. L’alveolite secca si manifesta clinicamente con aree di osso esposto. Generalmente è dovuta all’accumulo di residui alimentari all’interno dell’alveolo o all’aver fumato dopo l’intervento.
Si può prevenire l’alveolite post-estrattiva?
L’alveolite post estrazione dente è una condizione fastidiosa. Ma per prevenirla ed evitare qualsiasi infezione alle gengive dopo l’intervento di estrazione di un dente basta seguire alcune semplici regole:
- Sottoporsi a una seduta di pulizia professionale per eliminare ogni traccia di tartaro dalle gengive almeno 10 giorni prima
- Fare sciacqui con colluttorio a base di clorexidina allo 0,20% nei giorni immediatamente precedenti all’intervento così da abbattere la carica batterica del cavo orale
- Non assumere farmaci che possono alterare il processo di coagulazione, come ad esempio l’aspirina
- Applicare tamponi di garza sterile medicata sulla lesione gengivale dopo l’estrazione
- Lavare l’alveolo con soluzione fisiologica fredda
- Ridurre al minimo il trauma gengivale
- Per le donne che assumono anticoncezionali programmare l’intervento di estrazione nell’ultima settimana del ciclo mestruale, perché in questo periodo il livello di estrogeni è particolarmente basso
- Evitare di masticare cibi dal lato dove è stato estratto il dente per evitare che residui possano depositarsi nella cavità alveolare
- Evitare di fumare nel periodo post operatorio.